Decenni di ricerca sul ruolo dell’alimentazione nel mantenimento di difese immunitarie efficienti e sugli effetti deleteri di deficit nutrizionali di vario tipo hanno definitivamente chiarito che un apporto quotidiano adeguato di vitamine, sali minerali e composti dall’attività antiossidante è cruciale per permettere di mantenere il benessere dell’organismo e tutelarsi dall’aggressione di virus e batteri diffusi nell’ambiente, con i quali si può entrare in contatto ogni giorno.
Quando si parla di malattie da raffreddamento, causate principalmente dai virus dell’influenza e del raffreddore, a non dover mancare è soprattutto la vitamina C.
Benefici della vitamina C in supporto alle difese immunitarie
Innanzitutto, grazie alla sua marcata azione antiossidante, la vitamina C neutralizza i radicali liberi e le altre specie reattive dell’ossigeno prodotte dal normale metabolismo energetico, ma soprattutto dalle cellule del sistema immunitario mentre combattono i microrganismi patogeni. In questo modo, la vitamina C evita i danni tipicamente prodotti da queste molecole nocive. L’azione antiossidante della vitamina C è ulteriormente amplificata dalla sua capacità di rigenerare la vitamina E dalla sua forma ossidata, permettendo così di avvantaggiarsi anche degli effetti antiossidanti di questo secondo micronutriente essenziale.
In aggiunta, alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina C stimola la funzionalità di alcune cellule del sistema immunitario, come neutrofili, macrofagi e linfociti.
Da non dimenticare infine che la vitamina C, intervenendo nella biosintesi del collagene, proteina strutturale di pelle e cartilagini, contribuisce all’integrità della pelle stessa, prima linea di difesa del nostro organismo, e favorisce la guarigione delle ferite.
Vitamina C e malattie virali
Il primo a suggerire che la vitamina C potesse essere utilizzata per rafforzare le difese immunitarie e prevenire e/o trattare il comune raffreddore fu lo scienziato Linus Pauling, nel 1970. Gli studi condotti negli anni successivi hanno portato a risultati incerti e contrastanti, anche perché relativi a gruppi di persone con caratteristiche variabili e non confrontabili tra loro.
Tuttavia, una revisione delle principali ricerche sull’argomento effettuata dal gruppo Cochrane nel 2007 ha indicato che l’assunzione di quantità variabili da 200 a 1.000 mg di vitamina C al giorno può dimezzare l’incidenza del raffreddore in sportivi, come maratoneti e sciatori, che praticano attività fisica intensa in condizioni climatiche estreme .
Un aggiornamento al 2010 della stessa revisione Cochrane ha, inoltre, segnalato che 29 studi di comparazione condotti nella popolazione generale per valutare gli effetti protettivi di un apporto di almeno 200 mg/die di vitamina C hanno evidenziato la capacità di questa integrazione di ridurre la durata del raffreddore dell’8% negli adulti e del 13% nei bambini, con effetti positivi anche sul fronte dei sintomi .
Altre sostanze naturali che hanno dato prova di essere utili per proteggersi da raffreddori e influenza, soprattutto se assunti insieme alla vitamina C, sono lo zinco e l’Echinacea.
E’ doveroso fare almeno un accenno al Corona Virus, sottolineando come l’integrazione di Vitamina C, rafforzando il nostro sistema immunitario, ci può aiutare a non contrarre questo nuovo ceppo virale.
Traduciamo quindi alcune note utili di un recente articolo del noto esperto di medicina ortomolecolare Andrew W. Saul che ha segnalato lo studio e che potete leggere in lingua originale qui.
«Per combattere un virus pericoloso per il quale non esista un trattamento medico omologato, è necessario fare affidamento sul proprio sistema immunitario. Qualsiasi libro di nutrizione riporta che c’è bisogno di vitamina C per far funzionare al meglio il sistema immunitario. La deficienza di vitamina C è un problema mondiale che può essere risolto immediatamente e a costi contenuti. Con quantità anche modeste di vitamina C supplementare, i decessi diminuiscono. In uno studio, solo 200 mg di vitamina C/die hanno determinato una riduzione dell’80% dei decessi tra i pazienti con malattie respiratorie gravemente ospedalizzati. [Hunt, C. et al., Int. J. Vitam. Nutr. Res., vol. 64, 1994, pp. 212-19], http://orthomolecular.org/resources/omns/v16n09.shtml»
Dove trovare la vitamina C
Frutta e verdura sono le principali fonti naturali di vitamina C, nonché di altre vitamine, composti antiossidanti e sali minerali importanti per assicurare il buon funzionamento del sistema immunitario e la salute generale dell’organismo. Per questa ragione, frutta e verdura devono essere consumati ogni giorno, sia durante i pasti principali sia come spuntini salutari .
Per fare il pieno di vitamina C bisogna puntare soprattutto su frutti come agrumi, kiwi, fragole, frutti di bosco e uva, su verdure come peperoni, pomodori, broccoli, cavoli, cavolfiori, spinaci, nonché su piselli e su erbe aromatiche e spezie, come prezzemolo, basilico e peperoncino (Cerchiamo però sempre di consumare frutta e verdura DI STAGIONE).
Considerato che la vitamina C è un composto che si disperde facilmente nell’acqua e nell’aria e che viene danneggiato dalle alte temperature, per assumerla in quantità adeguata è importante consumare gli alimenti che ne sono ricchi a crudo o dopo cotture brevi , evitando la bollitura e le permanenze in forno protratte, che li impoverirebbero in modo drastico. La cottura al vapore o in forno a microonde sembra essere più rispettosa del contenuto vitaminico.
Per ragioni analoghe, frutta e verdura dovrebbero essere consumate intere o in pezzi non troppo piccoli; se gli agrumi vengono spremuti o la frutta centrifugata/frullata, il succo, la bevanda o il passato che ne derivano devono essere consumati entro pochi minuti. In aggiunta, si devono preferire prodotti di stagione e vegetali raccolti da poco poiché queste due condizioni garantiscono il massimo contenuto di vitamina C e di altri composti utili per la salute .
Dal momento che l’organismo umano non è in grado di creare riserve di vitamina C e che quella assunta con la dieta viene rapidamente eliminata con le urine, per averne sempre a sufficienza è necessario introdurre vitamina C ogni giorno.
Chi segue una dieta varia e rispetta queste regole basilari di nutrizione sana difficilmente andrà incontro a deficit di vitamina C.
Nei casi in cui non è possibile alimentarsi in modo bilanciato e di conseguenza se ne riduce l’adeguato apporto giornaliero o quando il fabbisogno aumenta per varie ragioni (come in questo particolare periodo) una quota aggiuntiva di vitamina C può essere ottenuta attraverso integratori alimentari monocomponente o nel contesto di preparati contenenti mix di diverse vitamine e minerali, disponibili come compresse da inghiottire o da sciogliere in bocca, in tavolette o bustine effervescenti.
Per concludere vi lasciamo con l’elenco seguente, che riguarda il CONTENUTO DI VITAMINA C OGNI 100 G DI FRUTTA/VERDURA:
- Rosa Canina: 300-1700 mg
- Succo d’uva: 340 mg
- Peperoncino piccante: 229 mg
- Ribes Nero: 200 mg
- Peperoni rossi e gialli: 166 mg
- Prezzemolo: 162 mg
- Peperoni verdi: 127 mg
- Rughetta o rucola: 110 mg
- Broccoletti di rapa crudi: 110 mg
- Broccoli: 89 mg
- Broccoletti di rapa, cotti: 86 mg
- Foglie di rapa: 81 mg
- Cavoli di bruxelles crudi: 81 mg
- Kiwi: 85 mg
- Papaia: 60 mg
- Lattuga da taglio: 59 mg
- Cavolfiore crudo: 59 mg
- Cavolo verza: 55 mg
- Spinaci crudi: 54 mg
- Fragole: 54 mg
- Limone: 53 mg
- Arance: 53 mg
(Notare come le arance contengano un contenuto davvero misero di vitamina C se paragonato ad altri alimenti, specialmente ad alcune verdure! )
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